Taormina ospiterà il 26 maggio il G7 e le misure di sicurezza aumentano in maniera esponenziale: la direttiva, firmata da Franco Gabrielli, capo della polizia, impegnerà circa 8.000 uomini contro le minacce terroristiche, sia sul campo e quindi nelle aree a terra, sia per la sicurezza informatica.
La sicurezza non fa sconti neanche ai naviganti, infatti la navigazione sarà gradualmente limitata in maniera sempre più rigida all’avvicinarsi dell’evento diplomatico: il tratto di mare tra Taormina e Giardini Nexos sarà interdetto. Gli sbarchi da Messina saranno man mano limitati dal 15 maggio in poi, alternando le interdizioni tra i maggiori porti siciliani al fine di non congestionare il traffico navale.
Una specifica direttiva riguarda il pericolo costituito da eventuali atacchi informatici, i quali impegneranno in una massiccia operazione di controllo la polizia postale, la quale sarà affiancata da degli esperti statunitensi i quali presteranno il loro appoggio con delle linee esclusive al fine di proteggere la delegazione di Trump.
Ovviamente come accaduto già nel precedente appuntamento del G7 a Bari, forte dispiegamento a terra di forze dell’ordine per il controllo della circolazione stradale, con numerosi blocchi stradali sulle principali arterie.